giovedì, 24 Aprile 2014
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Approvato il bilancio 2013

Il Consiglio vota all’unanimità

 

Il Consiglio di Indirizzo e Programmazione della Fondazione Cassamarca ha approvato oggi all’unanimità il Bilancio Consuntivo 2013, predisposto dal Consiglio di Attuazione e Amministrazione nella seduta del 17 aprile scorso.

 

In un contesto di prolungata crisi dell’economia reale, il Bilancio della Fondazione Cassamarca si chiude con un disavanzo di esercizio pari ad Euro 10.912.405.

 

Tale importo è determinato principalmente dalla svalutazione della società strumentale Appiani 1 Srl per -8.5 milioni, dato principalmente da oneri finanziari a fronte del progetto della “Cittadella delle Istituzioni” e dagli oneri derivanti dal Protocollo d’Intesa sottoscritto nel luglio 2007 da Fondazione Cassamarca, Comune di Treviso e Provincia di Treviso.

 

Nel corso del 2013 Fondazione Cassamarca ha proseguito nella politica di spending review, resasi necessaria a seguito della drastica riduzione delle entrate dell’ente, determinata dalla diminuzione dei dividenti da Azioni Unicredit che, dai circa 25 milioni nel 2008 sono passati a circa 3 milioni nel 2013.

 

Sul fronte del contenimento dei costi di gestione ordinaria, sostenuti direttamente da Fondazione, la voce è stata progressivamente ridotta dal 2009 ad oggi del 36%. Nell’anno appena concluso gli oneri di gestione ordinaria si attestano ad Euro 5.974.728 contro i 6.266.302 dell’esercizio precedente. La sola voce Compensi agli amministratori è stata ridotta del 40%.

 

Sono invece aumentati gli oneri finanziari, pari a circa 770 mila Euro per Fondazione, 3,96 milioni di Euro per Appiani 1 srl e sue strumentali. La voce imposte e tasse pesa sul bilancio per circa 754 mila euro oltre ai 394 mila relativi alla sola IVA.

Altri 658 mila euro circa di imposte e tasse sono versate dalla società strumentale Appiani 1 Srl e sue strumentali.

 

Va segnalata la politica perseguita negli ultimi quattro anni di forte riduzione del rischio correlato alle opzioni put in portafoglio, che ha portato alla totale chiusura dei contratti aperti per un controvalore complessivo di 115 milioni di Euro. Ciò ha permesso di salvaguardare l’Ente dal grave pericolo di sacrificare interamente i progetti istituzionali per onorare le scadenze e il conseguente esercizio delle opzioni in questione.

 

Nonostante la perdurante crisi e la contrazione drastica delle entrate, la Fondazione ha proseguito l’attività istituzionale nei settori previsti dal Documento Programmatico Previsionale, erogando Euro 7.661.861, comprensivi della parte erogata tramite la società strumentale Teatri e Umanesimo Latino Spa.

 

SETTORI DI INTERVENTO
Ricerca, Istruzione e Formazione: 42%
Arte, Attività e Beni Culturali: 58%

 

Si segnalano, inoltre:

 

la svalutazione delle società strumentali per complessivi Euro -12.433.023, di cui:

Appiani 1 Srl per Euro -8.500.000,

Teatri  e Umanesimo  Latino Spa per  Euro -3.850.941

Tenuta Ca’ Tron Spa per Euro -82.080;

 

un aumento dei proventi correnti derivanti dalla gestione finanziaria, che si attestano in Euro 3.898.646 per Dividendi e proventi assimilati ed Euro 3.812.114 per interessi e proventi assimilati;

 

una svalutazione straordinaria per Euro -355.509.839 relativamente alla partecipazione in Unicredit Spa. Tale svalutazione, pur essendo esposta anche nel Conto Economico -come peraltro raccomandato dall’Autorità di Vigilanza-, trova imputazione alla voce “Riserva da rivalutazioni  plusvalenze” nel Passivo dello Stato Patrimoniale. Essa è riferita alla minusvalenza contabile realizzata in seguito alla chiusura dell’operazione denominata pre paid collar avvenuta nel gennaio 2014 e che ha comportato la cessione di n. 25.417.148 azioni della Conferitaria.

 

Il Presidente della Fondazione Cassamarca, Avv. On. Dino De Poli, ha dichiarato: “Anche da questo Consiglio si ricava la continua per non dire quotidiana attenzione della Fondazione per la situazione che la riguarda. Devo segnalare il valore degli apporti derivanti dagli interventi dei Consiglieri, come richiesto dal Consiglio stesso, per la ricchezza di indicazioni e di prospettive”.


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