martedì, 15 Dicembre 2015
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Fondazione Cassamarca presenta il report su 10 anni di Housing Sociale

La Fondazione Cassamarca ha presentato il 15 dicembre 2015 alla stampa il report sui dieci anni del progetto di Housing Sociale realizzato nel Comune di Cessalto in collaborazione con la Fondazione Carretta e affidato per la gestione alla Cooperativa Servire.

Alla conferenza stampa erano presenti il Vice Presidente del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Cassamarca Prof. Ulderico Bernardi, il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cassamarca, comm. Enzo Lorenzon, il Presidente della Fondazione Carretta avv. Giovanni Maria Barcati, il Presidente del Centro Servizi Volontariato di Treviso, Alberto Franceschini e il rappresentante della Cooperativa Servire Simone Schiavinato.

 

Il progetto, nato nel 2005 con la stipula di un contratto di comodato tra Fondazione Carretta e Fondazione Cassamarca, ha coinvolto tre soggetti: Fondazione Carretta, che ha messo a disposizione due strutture residenziali di proprietà, Fondazione Cassamarca che le ha restaurate ricavandone 15 appartamenti per altrettanti nuclei familiari di immigrati regolarmente residenti nel territorio e la Cooperativa Servire che ne ha curato la gestione.

 

I dati complessivi di questi dieci anni hanno visto 34 nuclei familiari complessivamente accolti nelle due strutture a fronte di una richiesta di 49 famiglie provenienti da: Marocco (12), Albania (6), Tunisia (4), Algeria (2), Romania (2), Nigeria (3) ma anche Italia (5).

 

Se infatti storicamente le difficoltà di accesso all’abitare hanno riguardato soprattutto i cittadini stranieri, negli ultimi anni si è notato un cambiamento prodotto dall’acuirsi della crisi economica, che ha coinvolto anche molte famiglie italiane non più in grado di sostenere i costi della casa, oppure impossibilitate ad individuare un’abitazione consona al proprio budget economico.

 

Alla luce di questo, gli appartamenti che inizialmente erano destinati a famiglie straniere, nel corso degli anni si sono dimostrati una risorsa anche per famiglie e singoli italiani.

 

Il progetto ha cercato di affrontare situazioni di emergenza o disagio abitativo offrendo servizi alternativi al mercato immobiliare e soluzioni di accoglienza accessibili anche a chi non riusciva, magari solo temporaneamente, a dare tutte le garanzie richieste dal mercato. Il progetto, inoltre, ha voluto cercare di rispondere ai bisogni di quelle persone in situazione di vulnerabilità e fragilità sociale o personale, affiancando all’accoglienza un’azione di sostegno educativo.

 

Il progetto infatti si è strutturato su queste due macro azioni: accoglienza e accompagnamento educativo

 

L’ingresso nelle strutture può avvenire contattando direttamente la Cooperativa o tramite segnalazione da parte dei Servizi territoriali.

 

Con tutti gli inquilini viene attivato un accompagnamento educativo. In alcuni casi l’azione è modesta e finalizzata a creare una relazione, a monitorare la gestione dell’appartamento e le relazioni con il vicinato, nonché a favorire un inserimento positivo nel territorio e una conoscenza del sistema di risorse che il tessuto locale esprime; in altri casi il supporto educativo è più marcato e risulta funzionale a favorire lo sviluppo delle autonomie personali. In questi casi generalmente viene costruito un progetto personalizzato con obiettivi educativi che orienteranno l’azione degli operatori, anche coinvolgendo la rete dei soggetti vicini alle persone e i servizi sociali territoriali.

 

Il Progetto di Housing Sociale di Fondazione Cassamarca, negli ultimi dieci anni, ha riguardato anche altre due strutture: una casa colonica nella Tenuta di Ca’ Tron (ora ceduta insieme alla Tenuta Agricola) e una casa colonica sempre in Comune di Cessalto, attualmente oggetto di un intervento di sistemazione.


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